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Integratori per perdere peso: come funzionano e quali sono più efficaci

integratore dimagrante e centimetro

Alimentazione, attività fisica e… integratori. La perdita di peso passa anche da supplementi naturali in grado di intervenire sul metabolismo, migliorare l’assimilazione dei nutrienti e incentivare il dimagrimento. Si tratta di prodotti spesso messi in discussione per la loro efficacia. Ecco perché, attraverso questo articolo, cercheremo di chiarirne funzionalità e vantaggi, affinché ci si possa orientare meglio nella scelta, evitando controindicazioni ed effetti collaterali.

Come agiscono gli integratori per la perdita di peso

Gli integratori dimagranti, secondo la definizione legislativa, sono veri e propri prodotti alimentari, caratterizzati da una forte concentrazione di sostanze nutritive e non solo. Per natura (e per legge) vanno affiancati alla normale dieta. È possibile trovarli in commercio sottoforma di pastiglie o capsule, ma non sono farmaci, e non richiedono, pertanto, prescrizione medica per ciò che concerne l’acquisto. È sempre bene, comunque, consultare esperti e specialisti prima dell’assunzione.

Si è soliti puntare il dito contro gli integratori per la perdita di peso e le loro possibili conseguenze in fase di dimagrimento. La domanda più frequente è: sono davvero efficaci? La risposta è più che affermativa se si fa riferimento a quelle sostanze in grado di riequilibrare il peso corporeo se associate a un regime alimentare ipocalorico e a uno stile di vita attivo.

In genere, gli integratori dimagranti sono composti da ingredienti naturali a base di principi attivi capaci di innescare reazioni biochimiche importanti per il nostro organismo.

  • Incrementano il consumo di grassi e riducono la concentrazione del tessuto adiposo.
  • Abbassano l’assorbimento di zuccheri.
  • Prevengono la ritenzione idrica.
  • Depurano l’organismo da tossine e prodotti di scarto.

Sono solo alcune delle funzioni espletate dai supplementi integrativi funzionali al dimagrimento. In base, poi, alle peculiarità, possono essere distinti in termogenici, acceleratori del metabolismo, antifame e lipolitici.

Termogenesi

Gli integratori termogenici stimolano l’aumento endogeno del calore e il dispendio energetico. Così facendo, fungono da “brucia grassi” poiché promuovono indirettamente la riduzione adiposa. In particolare, supportano la lipolisi in seguito al raggiungimento del bilancio calorico negativo (il rapporto tra calorie consumate e assimilate attraverso la dieta). Si tratta di uno stato in cui il metabolismo, dopo l’esaurimento delle scorte energetiche, attinge a fonti alternative di sintesi, come i grassi. A tal proposito, spicca la beta ossidazione dei lipidi: gli acidi grassi a catena lunga vengono trasferiti dal sangue ai mitocondri, e qui vengono utilizzati per scopi energetici. Proprio la trasformazione di lipidi e zuccheri in energia induce una significativa e graduale perdita di peso. In genere, sono integratori di origine vegetale: caffeina, tè verde, peperoncino, bacche di Acai.

Molti termogenici sono anche ottimi diuretici e drenanti, poiché permettono di eliminare scorie e liquidi in eccesso.

Accelerazione del metabolismo

Il metabolismo è l’insieme dei processi chimici che richiedono energia. Il metabolismo basale, in particolare, costituisce una quota indispensabile di fabbisogno energetico per il nostro organismo. Si aggira tra il 40 e il 70 %, e varia in base a età, composizione corporea, sesso e, raramente, genetica. I soggetti con peso elevato hanno un metabolismo più lento rispetto agli individui più magri. Ma questa è solo una conseguenza del sovrappeso, e non la causa.

Per sbloccare il metabolismo, bruciare calorie, e dimagrire, è possibile affidarsi a integratori con azione antiossidante, digestiva e depurativa. Composti che, nella maggior parte dei casi, inibiscono la sintesi di acidi grassi, e favoriscono la lipolisi e l’utilizzo di zuccheri per produrre energia, evitando eventuali concentrazioni nell’adipocita.

Azione antifame

La fame non dipende solo dal riempimento gastrico. Parametri importanti sono la composizione dei pasti, la condizione psicofisica, la piacevolezza del cibo, le scorte di glicogeno. La fame è la nemica numero uno di tutte le diete. A volte la difficoltà, in fase di dimagrimento, è proprio resistervi.

Tornano utili, a tal proposito, gli integratori dimagranti a base di fibra che, se a contatto con l’acqua, si gonfiano, provocando un efficace senso di sazietà. Sono privi di calorie e tengono sotto controllo l’assorbimento di carboidrati e grassi. Intervengono anche su ipotalamo e sistema nervoso centrale, placando impulsi e tentazioni.

Effetto lipolitico diretto

Vi sono, infine, supplementi lipolitici con azione diretta sul metabolismo. Facilitano la mobilitazione degli acidi grassi e innalzano l’attività metabolica anche del 10-15 %, grazie al rilascio di neurotrasmettitori come adrenalina e noradrenalina.

Di solito, gli integratori in grado di generare lipolisi sono anche termogenici, perché consentono di trasportare le molecole adipose fin dentro ai mitocondri, dove vengono convertite in fonti di energia; e normoglicemizzanti, dal momento che stabilizzano i livelli di glucosio nel sangue, riportandoli a parametri accettabili.

Prodotti che aiutano a dimagrire: lista dei rimedi più efficaci

Scendendo nei dettagli, gli integratori dimagranti si differenziano anche in base agli ingredienti. Estratti naturali, aminoacidi, vitamine, minerali, proteine: i benefici e le proprietà dei prodotti per la perdita di peso possono variare sulla scia delle sostanze che li compongono.

Estratti vegetali

Gli integratori dimagranti più diffusi sul mercato vantano la presenza di componenti naturali. Tra gli estratti vegetali più impiegati, e più efficaci, meritano di essere citati

  • il Citrus Aurantium, meglio conosciuto come Arancio Amaro. Non è solo un potente termogenico. Migliora anche il metabolismo e le prestazioni muscolari. E, grazie all’apporto di sinefrina, principio attivo con funzione anoressizzante ed eccitante, blocca l’appetito e incrementa il consumo energetico a riposo;
  • il Capsicum Annum, particolare varietà di peperoncino rosso, contenente capsaicina che ha impatto positivo sull’accumulo di BAT, il tessuto adiposo bruno. Stuzzicandone i recettori, induce la termogenesi, portando gli adipociti a disperdere energia e adipe in eccesso sottoforma di calore. La capsaicina controlla anche l’azione della grelina, ormone responsabile della fame, rappresentando un valido ausilio all’interno di programmi alimentari finalizzati al dimagrimento;
  • il Salix Alba, il più comune Salice Bianco, ricco di salicina, con caratteristiche termogeniche. Accelera il metabolismo. È un ottimo brucia grassi. Ed è noto anche per le sue peculiarità analgesiche simili a quelle dell’acido acetilsalicilico, seppur meno evidenti e meno irritanti per la mucosa gastrica;
  • il Guaranà e la Caffeina, stimolanti del sistema nervoso e del metabolismo basale. Incoraggiano l’invio di segnali agli adipociti “costretti” a scindersi in glicerolo e acidi grassi, e destinati, dunque, ad “autodistruggersi”. La Caffeina, in particolare, è un precursore catecolaminergico poiché porta all’ossidazione dei substrati lipidici e aumenta il ritmo metabolico dal 3 all’11 %, con conseguente azione brucia grassi;
  • il Tè verde, fonte di polifenoli antiossidanti. Drenante naturale, elimina le sostanze di scarto e i liquidi, scongiurando il rischio di ritenzione idrica soprattutto nei soggetti obesi o in sovrappeso. Secondo alcune recenti ricerche, inoltre, pare che il Tè verde faciliti il dispendio energetico e il consumo di calorie;
  • il Caffè verde, annoverato tra gli energizzanti più efficienti. In verità, grazie al contenuto di acido clorogenico, ridimensiona le cellule adipose e diminuisce l’assorbimento di grassi e radicali liberi. Rallenta, così, l’invecchiamento cellulare e aiuta a prevenire eventuali malattie cardiovascolari strettamente connesse a pressione arteriosa e colesterolo;
  • la Garcinia Cambogia, con effetto anoressizzante, in quanto riduce la sensazione di appetito. Ottimizza il profilo lipidico, e limita la sintesi di trigliceridi e colesterolo. Ecco perché è consigliata in caso di regimi alimentari volti alla perdita di peso corporeo;
  • il Coleus forskohlii, pianta da cui viene estratta la forskolina, che replica l’azione dell’ormone tiroideo FSH, facendo sì che il corpo bruci calorie anche a riposo. Elimina la stitichezza e il gonfiore intestinale;
  • i Guggulsteroni, ipolipidemizzanti e ipocolesterolemizzanti. Abbassano i livelli ematici di trigliceridi e colesterolo. Ideali per chi segue diete ipocaloriche, vengono spesso paragonati alla forskolina, poiché ristabiliscono le funzionalità degli ormoni della tiroide, con effetti positivi su metabolismo e perdita di peso. I Guggulsteroni, principi attivi derivanti dalla Commiphora mukul, sono efficaci antinfiammatori e antiossidanti.

Aminoacidi e altri composti

Oltre agli estratti vegetali sopracitati, gli integratori dimagranti possono prevedere anche l’uso di

  • CLA, Acido Linoleico Coniugato. Tipico di carne rossa e prodotti lattiero-caseari, ostacola la lipogenesi e, di conseguenza, riduce la massa grassa a favore di quella magra. Questo perché si lega ai PPAR-Gamma, recettori delle cellule, in grado di produrre enzimi lipolitici e catabolici che promuovono la termogenesi, distruggendo i lipidi nel tessuto adiposo;
  • Carnitina, trasportatore di acidi grassi. Evita che si accumulino, come trigliceridi, nell’adipe, e ne incrementa la combustione in caso di bilancio calorico negativo. Coadiuvante della lipolisi, energetico e dimagrante, riporta alla normalità i livelli di colesterolo nel sangue. Toccasana per chi è affetto da patologie cardiovascolari;
  • Acido Alfa Lipoico, ipoglicemizzante. Interviene sul metabolismo degli zuccheri, facilitando il sequestro del glucosio ematico e il suo impiego come fonte energetica. Un processo che si ripercuote anche sul dimagrimento. Quando il glucosio disponibile nel sangue, infatti, viene percepito dalle cellule sensibili all’insulina, i livelli di zucchero tornano accettabili. Si evitano così picchi insulinici, con un maggior controllo della concentrazione di grasso negli adipociti;
  • Cromo picolinato, minerale che modula glicemia e, quindi, zuccheri nel sangue. Agisce, pertanto, sulla secrezione pancreatica dell’ormone insulinico che comporta generalmente il trasferimento di composti glucidici dal canale ematico ai tessuti;
  • pool aminoacidico essenziale per mantenere il metabolismo elevato quando si ha uno stile di vita troppo attivo o si segue una dieta povera di cibi proteici come pesce, carne, uova, legumi. Questa tipologia di integratori supporta la massa muscolare, contrastando eventuali fenomeni catabolici e l’effetto yo-yo, caratteristico di alcuni programmi alimentari. Come i componenti già citati, possono contribuire al corretto funzionamento della tiroide.

Effetti collaterali degli integratori per perdere peso

Se utilizzati impropriamente, senza impellenti necessità, gli integratori dimagranti possono mettere a rischio la salute del consumatore. Gli effetti collaterali, là dove si manifestano, sono transitori e dipendono da

  • dosaggio. È bene evitare quantità esagerate, seguendo attentamente le indicazioni in etichetta;
  • sensibilità soggettiva ad alcuni principi;
  • patologie pregresse.

Non tutti i supplementi integrativi per la perdita di peso hanno controindicazioni. Possono essere soprattutto i termogenici a base di stimolanti, come la caffeina e il tè verde, a provocare disturbi quali ansia, tachicardia, cefalea. Il CLA, invece, è sconsigliato per chi soffre di insufficienza renale, epatica o cardiaca, è affetto da diabete mellito di tipo II, e durante gravidanza e allattamento. In ogni caso, prima dell’assunzione, sarebbe opportuno consultare il proprio medico di fiducia.

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