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Infortuni Sportivi e Carenza di Micronutrienti: c'è un nesso?

Ortopedico Visita Sportivo

L’infortunio è il nemico numero uno degli sportivi. Quelli che per la maggior parte delle persone sono imprevisti dolorosi e poco piacevoli, per gli sportivi di livello semiprofessionistico o professionistico possono essere addirittura motivo di compromissione della carriera.

In generale, dunque, è bene cercare di scongiurare la possibilità di incorrere in infortuni sportivi, da un lato per evitare scocciature e dall’altro per preservare la carriera nello sport.

Di infortuni sportivi ne esistono diverse tipologie in base alla loro natura e possono essere distinti in: eventi acuti o lesivi traumatici (fratture, distorsioni, contusioni, concussione cerebrale) ed eventi cronici (patologie dovute a sovraccarico di articolazioni, muscoli o tendini).

Le cause degli infortuni possono essere svariate, ma principalmente riguardano fattori come traumi indiretti, diretti o sovraccarico funzionale e altri elementi che spesso non vengono associati alle prestazioni sportive. Si tratta del nostro profilo vitaminico, di cui parleremo nel dettaglio in questo articolo e che concorre a determinare un alto rischio di infortunio.

EFFETTI DELLE VITAMINE SULL'ORGANISMO

Le vitamine sono micronutrienti che, come abbiamo accennato, giocano un ruolo importante nel determinare un alto rischio di infortunio sportivo.

In generale, le vitamine sono elementi essenziali per il nostro organismo e per il suo corretto funzionamento e devono necessariamente essere introdotte tramite una dieta sana, equilibrata e personalizzata per il fabbisogno di ognuno di noi.

Ogni tipologia di vitamina svolge un ruolo ben preciso e specifico:

  • Vitamina C: favorisce l’assorbimento del ferro, sintetizza il collagene ed esercita un’azione antiossidante forte;
  • Vitamina E: anche detta alfa-tocoferolo, è un antiossidante potente che protegge dalle tossine alimentari, dai danni dovuti ai radicali liberi, ma anche da fumo, inquinamento, raggi ultravioletti e altre sostanze nocive;
  • Vitamine del gruppo B: si differenziano tra loro in base alla funzione, ma in generale promuovono un sano sviluppo sensoriale e psico-motorio del nostro organismo;
  • Vitamina D: è la vitamina fondamentale per l’assorbimento corretto del calcio, migliorando la salute e l’aspetto della nostra pelle e fortificando le nostre ossa.

Per capire meglio il nesso tra vitamine e attività sportiva, nel prossimo paragrafo vediamo una ad una le vitamine e le loro funzioni benefiche contro il rischio di infortuni.

NESSO TRA VITAMINE E ATTIVITÀ SPORTIVA


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Le vitamine, in generale, hanno azioni benefiche fondamentali per la salute di tutto il nostro organismo, ma ce ne sono alcune che in particolare, oltre al ruolo generico, svolgono una funzione mirata, specifica e fondamentale nei confronti delle prestazioni sportive. Queste vitamine sono:

  • Vitamina C
  • Vitamina B12
  • Vitamina D
  • Vitamina B9

Una carenza di una o più di queste vitamine può portare ad effetti avversi alle performance sportive e quindi anche ad un più alto rischio di infortuni.

Andiamo adesso a vedere nel dettaglio come ognuna di queste vitamine influisce a livello sportivo e muscolare.

Vitamina b12 e sport

Le vitamine del gruppo B, come già detto, promuovono un sano sviluppo sensoriale e psico-motorio del nostro organismo, quindi risultano essere tutte fondamentali per le performance sportive. In particolare, la vitamina B12 è quella direttamente correlata alle prestazioni sportive e al loro mantenimento.

Gli atleti sono da sempre interessati a questa particolare vitamina del gruppo B, in quanto svolge un ruolo essenziale nell’eritropoiesi, ovvero il processo responsabile della formazione dei globuli rossi all’interno del sangue.

Tuttavia spesso succede che, a causa di diete particolarmente restrittive, gli sportivi soffrano di carenze di vitamina B12. In generale, una mancanza di vitamina B può portare a problemi come ruvidità e secchezza della pelle, stipsi, insonnia e altro ancora, ma una carenza di vitamina B12 in particolare può provocare disturbi e patologie specifiche: anemia perniciosa, causa di gravi anomalie nella produzione e nella sintesi dei globuli rossi, sindromi neurologiche, disturbi digestivi o dell’equilibrio, formicolii e insensibilità a piedi e mani.

Altri sintomi di una mancanza di vitamina B12 sono infiammazione della lingua, ingrossamento del cuore, perdita precoce dei capelli e anomale pigmentazioni cutanee.

Dunque, è fondamentale garantire al nostro corpo, e quindi ai nostri muscoli, un sufficiente apporto di questa preziosa vitamina, il cui fabbisogno giornaliero richiesto per un adulto è di 2-2,5 µg circa.

Da due fattori principali dipende l’assorbimento della vitamina B12:

  • Fattore interno: lo stomaco si occupa di legare selettivamente questa vitamina e di trasportarla al sangue; dunque, alterazioni genetiche di questo organo e dei suoi processi portano ad una diminuzione della capacità di assorbimento;
  • Fattore esterno: la quantità effettiva di vitamina B12 contenuta negli alimenti che mangiamo e che fanno parte della nostra dieta.

Vitamina b9 e sport

Altra vitamina essenziale del gruppo B è la vitamina B9, anche detta acido folico. Si tratta di una vitamina fondamentale per la sintesi delle proteine e del DNA, molto importante in particolare durante la gravidanza, quando una sua carenza può essere molto pericolosa, con il rischio di malformazioni congenite gravi del feto.

La vitamina B9 è importante in particolare per gli atleti, poiché contribuisce alla sintesi delle proteine, essenziali per la crescita muscolare. Per gli sportivi, inoltre, l’acido folico ha la capacità di ridurre la sensazione di stanchezza successiva ad un allenamento intenso.

In linea di massima, il fabbisogno di vitamina B9 di un adulto sano sopra i 15 anni è di 400 µg circa, mentre durante la gravidanza sale fino a un totale di 600 µg al giorno.

Una carenza di folati porta a un precoce invecchiamento della pelle, dovuto ad una alterazione di elastina e collagene, e a un aumentato rischio di sviluppare la psoriasi. Indice di una carenza di acido folico è il suo marker, ovvero l’omocisteina che, se presente a livelli elevati, indica proprio questa carenza.

Vitamina C e sport

L’acido ascorbico o vitamina C è una vitamina idrosolubile in grado di sintetizzare il collagene, dimostrandosi quindi indispensabile per il nostro organismo. Il collagene, infatti, è una sostanza che ha il compito di fortificare cartilagine, ossa, vasi sanguigni e anche i muscoli, oltre che favorire l’assorbimento del ferro.

La vitamina C ha anche un’altra importante funzione, ovvero il potere antiossidante, grazie al quale è in grado di contrastare i danni dovuti ai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Questa azione antiossidante è particolarmente utile per gli sportivi, in quanto permette un più rapido recupero dopo un workout intenso e, dunque, una prestazione sportiva migliore.

Una mancanza di vitamina C, in generale, porta a sintomi come inappetenza, stanchezza, indebolimento del sistema immunitario contro le infezioni. Inoltre, possono insorgere problemi di tipo cutaneo, come una facilitazione nella formazione dei lividi, un ispessimento anomalo dello strato della pelle esterno, infiammazioni cutanee, pelle ruvida, arrossata e secca, difficoltà di cicatrizzazione delle ferite e, nei casi più gravi, perdita di denti e capelli.

Gli atleti sono particolarmente interessati agli effetti di una carenza di vitamina C, in quanto può influire su diversi aspetti delle prestazioni sportive. Infatti, può portare a debolezza muscolare, affaticamento, anemia con conseguente diminuzione della resistenza e maggiore rischio di lesioni dei tessuti connettivali.

Vitamina D e sport

La vitamina D, ovvero una vitamina liposolubile sintetizzata nella pelle grazie all’esposizione ai raggi del sole, è fondamentale per i suoi effetti nella regolazione del calcio e nella salute generale delle ossa. Tuttavia, si tratta di un elemento essenziale e centrale anche per altri processi vitali del nostro organismo, come:

  • La risposta immunitaria;
  • La sintesi ormonale;
  • La rigenerazione e il turnover cellulare;
  • La sintesi proteica.

Il fabbisogno giornaliero di vitamina D per un adulto sano è di 600 UI circa (ovvero 15 μg) e di 800 UI circa (20 μg) per chi ha più di 60 anni. Infatti, la capacità di sintetizzare vitamina D diminuisce con l’età, oltre che a causa di fattori come poca esposizione solare e obesità.

Tuttavia, ad oggi, oltre il 77% della popolazione presenta livelli di questa vitamina insufficienti e si presuppone che anche molti atleti, dunque, soffrano di carenze di vitamina D.

In ambito sportivo, però, la vitamina D sta ricoprendo un ruolo sempre più centrale ed è davvero molto importante non andare incontro a carenze di questa preziosa vitamina. Infatti, i ricercatori sono d’accordo sul fatto che sia necessario dare raccomandazioni agli atleti in merito all’assunzione di vitamina D, in modo tale da mantenere livelli ottimali.

La vitamina D, infatti, ha effetti davvero significativi sul dolore e sulla debolezza muscolare, sull’equilibrio, ma anche per quanto riguarda gli infortuni sportivi. C’è un nesso molto stretto tra vitamina D e infortuni sportivi, in quanto questa vitamina agisce sul nostro organismo da più fronti:

  • Favorendo l’impulso nervoso;
  • Controllando il potenziale di membrana;
  • Favorendo la calcificazione delle ossa;
  • Intervenendo, con la vitamina K, nella coagulazione del sangue;
  • Controllando l’azione muscolare.

Per questi motivi, i rapporti tra attività sportiva e vitamina D sono aumentati negli ultimi anni, portando a considerare questa vitamina come parte della riabilitazione degli atleti, per il recupero da lesioni muscolari.

Infatti, una carenza di vitamina D può portare molti danni, come: declino cognitivo, maggiore rischio tumorale, disturbi psichici, abbassamento delle difese immunitarie, deficit neurologici e debolezza muscolare.

Al contrario, un aumento dei livelli di vitamina D negli sportivi favorisce e preserva la sua salute muscolare, grazie a miglioramenti nella riparazione muscolare e nella percezione di fatica.

TEST DEL DNA PER LE VITAMINE

Accertato il ruolo di primaria importanza che svolgono le vitamine nella prestazione di uno sportivo, risulta utile che gli atleti e chiunque pratichi un alto livello di esercizio fisico si sottopongano ad esami e test per valutare e monitorare il proprio profilo vitaminico.

Per saperne di più in merito al profilo vitaminico, esiste un test molto accurato e puntuale, ovvero il test del DNA. Conoscere il funzionamento del proprio DNA è molto utile, soprattutto per migliorare lo stile di vita.

Infatti, la carenza di vitamine in buona parte può dipendere dal nostro patrimonio genetico. Questo perché particolari varianti nella sequenza di quei geni che si occupano dell’utilizzo e dell’assorbimento di ogni vitamina possono presentare anomalie che portano allo sviluppo di un deficit in quella specifica vitamina.

Dunque, conoscere i nostri geni e comprenderne il funzionamento è la base da cui partire per adottare le giuste misure per far fronte ad un’eventuale carenza vitaminica. Questo lo si può fare tramite un adattamento della nostra alimentazione o tramite integratori alimentari specifici per lo sport e per le esigenze particolari di ognuno di noi.

Il test del DNA risulta ancora più utile in quanto permette di rilevare anche gli integratori più adatti alle esigenze del nostro organismo ed escludere invece quelli che possono essere causa di intolleranze alimentari.

Infortuni sportivi e profilo vitaminico: conclusioni

Per concludere, le vitamine sono essenziali per l’ottimizzazione delle prestazioni degli atleti e in particolar modo per la prevenzione degli infortuni sportivi. Questo ruolo centrale del profilo vitaminico di un atleta nella sua performance è posto sempre più in primo piano dai recenti studi, che stanno anche valutando l’utilità delle vitamine come parte integrante del percorso riabilitativo.

Il primo passo da seguire per migliorare il proprio profilo vitaminico è sicuramente il test del DNA che, sotto supervisione di uno specialista, può rivelarsi un’ottima guida su come agire tramite alimentazione e integrazione.

Dunque, le vitamine sono un valido alleato per lo sport e dobbiamo saperle sfruttare al meglio.

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