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Sensibilità Insulinica: cos'è e come migliorarla

Alimenti per migliorare sensibilità insulinica

La sensibilità insulinica è fondamentale per la nostra salute e si riferisce a come il nostro corpo risponde all’ormone detto insulina.

L’insulina è un ormone prodotto nel pancreas, con funzione di conservazione che controlla il livello di zucchero nel sangue, permettendo l’ingresso del glucosio all’interno delle cellule per conservarlo. Se resistenti all’insulina, le cellule non riescono ad utilizzarla in modo efficace, lasciando alti i livelli di glucosio nel sangue; quando queste alte concentrazioni vengono rilevate dal pancreas, questo produce più insulina per ridurle.

Questo meccanismo, nel tempo, porta ad un esaurimento delle cellule del pancreas che producono insulina, innescando il diabete di tipo 2 e danneggiando eventualmente organi e nervi.

La sensibilità all’insulina, dunque, è il contrario della resistenza a questo ormone, in quanto si riferisce ad un organismo le cui cellule rispondono bene all’insulina. Quindi, migliorarla aiuta a stare in salute e ridurre la resistenza.

Sintomi della sensibilità all'insulina

Non è facile riconoscere i primi stadi di peggioramento della sensibilità all’insulina, in quanto inizialmente la resistenza a questo ormone non porta a nessuna manifestazione di sintomi. Questo accade perché, come già spiegato, finché possibile il nostro pancreas reagisce a questa mancanza producendo esso stesso più quantità di insulina.

È quando questa compensazione non funziona più che si iniziano ad avvertire i sintomi, entrando in una condizione di iperglicemia. I sintomi principali sono:

  • Difficoltà di concentrazione;
  • Maggiore senso di fame;
  • Stanchezza e sonnolenza;
  • Aumento di peso corporeo;
  • Problemi di tipo cardiovascolare: ad esempio un aumento di pressione arteriosa;
  • Alti livelli di colesterolo LDL, ovvero quello cattivo.

In presenza di uno o più di questi sintomi, si consiglia sempre di recarsi tempestivamente dal proprio medico per una diagnosi precoce in grado di contrastare o limitare eventuali complicanze.

Tipologie di sensibilità insulinica

Esistono 3 tipologie di sensibilità insulinica:

  • Pancreatica: è quella più strettamente legata al processo di produzione dell’insulina. In questo caso, è il pancreas a produrre maggiori quantità di insulina quando avverte una quantità insufficiente di questa nel sangue. L’inappropriata quantità di insulina che il pancreas continua a produrre degenererà nel tempo, portando ad esaurimento la funzione fisiologica normale e sfociando nel diabete;
  • Periferica: tessuto adiposo e muscoli sono i protagonisti in questo caso. Essi recepiscono l’insulina e incorporano glucosio tramite la loro membrana. In questo modo, ottimizzano i processi legati al glucosio;
  • Epatica: in condizioni normali, la produzione di glucosio da parte del fegato, ovvero la gluconeogenesi, viene bloccata dall’insulina aumentata nel sangue. Tuttavia, quando si danneggia la sensibilità epatica, il fegato inizia a produrre continuamente glucosio, anche quando le concentrazioni di insulina e di glucosio nel sangue sono elevate. In questo modo, si crea un sovraccarico di glucosio che favorisce i processi adipogenici e in secondo luogo la sindrome metabolica.

Tutte queste tipologie di sensibilità insulinica sono soggette a peggioramenti fisiologici dovuti all’avanzare dell’età. Tuttavia, una combinazione di esercizio fisico, alimentazione controllata e personalizzata e integratori specifici può modificare in maniera molto efficiente questa perdita fisiologica.

Come migliorare la sensibilità insulinica con gli integratori

Migliorare la sensibilità insulinica è dunque possibile, contrastando i fattori fisiologici e non che portano ad una resistenza all’insulina. Per farlo, sono 3 i fattori chiave: esercizio fisico (principalmente aerobica e pesistica), alimentazione adeguata (possibilmente seguita da uno specialista) e integratori.

Per quanto riguarda gli integratori, esistono in commercio diversi preparati vegetali e sostanze approvati che sono in grado di agire sulla produzione dell’insulina, sulla riduzione dell’assorbimento intestinale dell’ormone, ma anche sulla sensibilizzazione periferica. Se abbinati ad esercizio fisico e ad una buona alimentazione possono prevenire e migliorare la sensibilità insulinica.

Gli integratori in assoluto più efficaci e utilizzati in tutto il mondo per migliorare la sensibilità insulinica sono gli integratori insulino-mimetici, anche detti GDA, ovvero Glucose Disposal Agent. Si tratta di supplementi in grado di favorire e mimare l’insulina, studiati appositamente per migliorare il profilo insulinico e glicemico a fronte di un carico di glucosio importante nel sangue, quindi anche migliorare l’utilizzo del glucosio da parte di cellule e organi.

Gli integratori insulino-mimetici sono composti da vari ingredienti, che cambiano a seconda della casa di produzione. Gli ingredienti che possiamo trovare all’interno dei GDA sono principalmente:

  • Acido alfa lipoico (ALA): si tratta di un acido grasso non essenziale, poiché sintetizzato normalmente dal nostro organismo. Una sua integrazione si rende utile poiché è in grado di interagire con i gruppi sulfidrilici dei recettori insulinici delle cellule, consentendo, dunque, maggiore sensibilità nei confronti dell’insulina e un ingresso migliore dei nutrienti e del glucosio a livello cellulare;
  • Taurina: è in grado di aumentare la secrezione di insulina e la sensibilità del recettore di questo ormone nei muscoli. Si tratta di un ingrediente particolarmente indicato per gli atleti;
  • Cromo picolinato: si tratta di un oligoelemento in grado di agire sul metabolismo dei lipidi e dei carboidrati. Vi è una forte relazione tra cromo e diabete e/o insulino reistenza, in quanto i pazienti che soffrono di queste patologie risultano essere relativamente deficitari di cromo rispetto a soggetti sani;
  • Barberina: si tratta di un alcaloide in grado di ridurre la glicemia a digiuno e l’emoglobina glicata. Con la sua azione ipolipemizzante, agisce anche sul metabolismo dei lipidi, inibendo l’assorbimento del colesterolo e riducendo la colesterolemia;
  • Coenzima Q10 (CoQ10): si tratta di una sostanza presente in tutte le cellule umane, essenziale per la produzione di energia cellulare. Il Coenzima Q10 è associato a significativi miglioramenti della sensibilità insulinica, dei livelli di insulina sierica e della funzione delle cellule beta. Inoltre, migliora il livello di glutatione e diminuisce quello del malondialdeide, marcatore dello stress ossidativo;
  • Cannella: possiede un elevato potere antiossidante ed è usata per il trattamento di molte patologie. Questa sostanza è in grado anche di trattare il diabete, poiché agisce sui recettori cellulari, abbassando i livelli del glucosio nel sangue;
  • Gymnema Sylvestre: questa pianta possiede effetti ipoglicemizzanti e di controllo del peso, poiché in grado di placare gli attacchi di fame nervosa. Questo grazie alla gurmarina, che abbassa la voglia di assumere zuccheri, in quanto riduce la sensibilità delle papille gustative alla dolcezza. Questa pianta è particolarmente indicata per gli atleti.

Altri consigli per migliorare la sensibilità all'insulina

GDA Integratori per la sensibilità insulinica ADVERTISING

Oltre agli integratori, è possibile migliorare la sensibilità insulinica andando ad agire in modo naturale. Ecco alcuni consigli scientificamente approvati per aiutare il nostro corpo a migliorare la sensibilità all’insulina:

  • Fare più esercizio fisico: un allenamento regolare è sicuramente uno dei modi più validi per migliorare la sensibilità insulinica. In questo caso, il miglior modo per svolgere la routine di esercizio fisico, contrastando la resistenza insulinica, è combinare aerobica e workout di resistenza;
  • Ridurre lo stress: lo stress continuo limita di molto la capacità del nostro corpo di regolare la glicemia, portando a un maggior rischio di insulino-resistenza. Per ridurre lo stress, possiamo ricorrere a esercizio fisico, buon sonno e meditazione;
  • Dormire di più e meglio: la mancanza di sonno può aumentare l’insulino-resistenza, oltre che danneggiare la salute in generale. Dunque, recuperare il sonno perso e cercare di migliorarlo possono invertire gli effetti negativi della sua mancanza;
  • Perdere peso: qualche chilo di troppo, specialmente nella zona della pancia, peggiora la sensibilità insulinica. Dunque, la perdita di peso è legata a un minor rischio di diabete e ad un aumento di sensibilità insulinica;
  • Ridurre i carboidrati: assumere meno carboidrati, distribuirli durante il giorno e scegliere quelli con più basso indice glicemico sono abitudini da assumere per migliorare la sensibilità insulinica;
  • Evitare i grassi trans: sono grassi artificiali che non forniscono benefici e favoriscono l’insorgere di molte patologie; dunque vanno eliminati dalla dieta.
  • Ridurre l’assunzione degli zuccheri aggiunti: differenti dagli zuccheri naturali, sono collegati ad un più alto rischio di resistenza all’insulina;
  • Mangiare più fibra solubile: le fibre solubili portano molti benefici per la salute, tra cui nutrizione per i batteri buoni dell’intestino, e sono collegate ad una migliore sensibilità insulinica;
  • Aggiungere più frutta e verdura colorate all’alimentazione: frutta e verdura colorate possiedono una ricca varietà di composti vegetali utili per il miglioramento della sensibilità insulinica. Tuttavia, le loro quantità vanno frazionate nell’arco della giornata, per non rischiare di assumere troppi zuccheri in esse contenuti;
  • Bere tè verde: è una bevanda ottima per la nostra salute poiché aiuta a migliorare la sensibilità insulinica e la salute in generale, grazie all’antiossidante epigallocatechina-3-gallato;
  • Aggiungere spezie ed erbe ai cibi: spezie ed erbe possiedono numerose proprietà medicinali;
  • Utilizzare l’aceto di mele: questo aceto migliora l’efficacia dell’insulina e ritarda il rilascio del cibo dallo stomaco, in modo tale da lasciare più tempo all’insulina per agire. Per questi motivi, l’aceto di mele può aiutare a migliorare la sensibilità insulinica.

Attuando i consigli che abbiamo dettagliato in questo articolo, possiamo prevenire e migliorare efficacemente tutti i processi legati all’insulina, contrastando l’insulino-resistenza. Esercizio fisico, alimentazione e integratori devono andare sempre di pari passo per sostenere bene il nostro stato di salute. In ogni caso, ricordiamo l’importanza di consultare sempre il proprio medico o uno specialista prima di iniziare qualsiasi percorso fai-da-te.

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